Cos’è la frequenza di rimbalzo e come migliorarla

frequenza di rimbalzo

La frequenza di rimbalzo, detta anche bounce rate, indica la percentuale di visitatori che atterrano su un sito e lo abbandonano (rimbalzano) senza vistare ulteriori pagine. Per fare un esempio una frequenza di rimbalzo del 20% indica che su 100 visitatori, 20 di essi visitano solo una pagina del nostro sito e poi lo abbandonano. La frequenza di rimbalzo viene monitorata attraverso le statistiche di Google Analytics ed è un fattore piuttosto importante per valutare il successo del nostro sito web e la sua capacità di conversione.

Una volta collegato Google Analytics al tuo sito, dalla scheda Pubblico-Panorama potrai visualizzare la frequenza di rimbalzo ed altri parametri come le sessioni, gli utenti, le visualizzazioni di pagina. Una frequenza di rimbalzo molto bassa indica, dunque, che il nostro sito riesce a coinvolgere attivamente gli utenti, i quali dopo essere atterrati sul sito, vengono attratti dai contenuti e visitano anche altre pagine.

Una frequenza di rimbalzo alta, viceversa, indica tendenzialmente che l’utente abbandona il sito subito. Frequenze di rimbalzo alte non devono però necessariamente allarmarci perché esse possono essere conseguenza di cause fisiologiche o patologiche del sito stesso.

Vediamo in che senso. Cause fisiologiche di una frequenza di rimbalzo alta possono essere le seguenti:

  • Il visitatore trova subito quello che cerca e non ha interesse a continuare la navigazione (es. contatti, soluzioni a uno specifico problema)
  • Il sito è monopagina (landing page) quindi il visitatore non ha altre pagine da visitare.
  • Siamo su un sito informativo o blog, ovviamente l’utente, approdato grazie alla ricerca su Google di parole informative specifiche, legge l’articolo che gli interessa e va via.
  • Campagne Facebook o Google Ads, ultimamente TikTok Ads, hanno una frequenza di rimbalzo fisiologicamente alta perché l’utente trova subito quello che stava cercando e non ha bisogno di continuare la navigazione.

Intervenire su questo tipo di cause è assolutamente inutile e controproducente.

Cause patologiche di un’alta frequenza di rimbalzo sono:

  • Organizzazione poco attenta della navigazione.
  • Ostacoli all’apertura della pagina. Pubblicità invadenti, musica, pop-up lenti possono infastidire l’utente che decide quindi di abbandonare il sito.
  • Tempo di caricamento. Nessun utente ha voglia di mettersi ad aspettare. I tempi corrono.
  • Copywriting poco curato. Gli utenti sono sempre più attenti al contenuto delle pagine del sito. Quando esso è poco leggibile, o non corrispondente a ciò che l’utente si aspetta, difficilmente visiterà un’altra pagina del tuo sito.
  • Link rotti, script bloccanti o pagine non funzionanti (error 404).

frequenza di rimbalzo google analytics

Consigli pratici per ridurre la FREQUENZA DI RIMBALZO

  1. Menù semplice e intuitivo.
    Intervieni per ottimizzare il tuo sito web, organizzando un menu di navigazione semplice ed intuitivo, con elementi chiari e comprensibili per migliorare la user experience. Il tuo sito deve essere accattivante anche dal punto di vista grafico: colori in armonia che non distraggano dai contenuti testuali fondamentali, font chiari e leggibili. Ovviamente il layout deve essere responsive così da essere fruibile anche da smartphone.
  2. Riduci la pubblicità
    Fai in modo che i banner pubblicitari siano in posizione discreta (laterale) e che non disturbino la navigazione. Allinea quanto più possibile la pubblicità al tema del tuo sito.
  3. Tempo di caricamento delle pagine
    Fai in modo che le pagine del tuo sito siano rapide nel caricamento. Esistono degli strumenti specifici per testare la velocità di caricamento delle pagine che non deve mai superare i 2 secondi.
  4. Cura il copywriting
    I contenuti di un sito devono essere pertinenti, aggiornati e in linea con il target.
  • Testi brevi ma di qualità e che forniscano un reale valore all’utente.
  • Evitare frasi lunghe e preferire gli elenchi puntanti.
  • Inserire i collegamenti interni per stimolare gli utenti a visitare altre pagine del nostro sito. Nel caso dell’e-commerce si può puntare sulla tecnica dei prodotti/servizi correlati. Nell’articolo di un blog inserire i link agli articoli precedenti che sono correlati.
  • Inserisci call-to-action per generare lead e conversioni.

Scopri come curare la Seo Copywriting o richiedici una consulenza gratuita.

  1. Elimina gli errori
    Fai un esame al tuo sito; in caso di Error 404 (pagine non trovate perché non più disponibili), attiva un reindirizzamento verso un’altra risorsa del sito oppure elimina definitivamente quella pagina, o ancora ottimizza la pagina 404 con una bella grafica e con il link alla home.

 Abbassare la frequenza di rimbalzo deve essere un obiettivo costante, per aumentare le vendite in caso di e-commerce e le richieste di contatto in un portale. Se hai necessità di verificare la frequenza di rimbalzo del tuo sito o vuoi migliorarla, contattaci per una consulenza gratuita.

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