LinkedIn Ads: come fare e quali risultati aspettarsi?

Linkedin Ads

Linkedin è uno strumento davvero efficace per intercettare professionisti del settore. In particolare per le aziende B2B essere presenti su questo social è divenuto quasi indispensabile. Per aumentare la visibilità e creare campagne ad hoc utili ad intercettare potenziali clienti, come per altri social, è necessario inserire nel proprio piano di marketing una campagna advertising.

Tuttavia, a differenza degli altri canali, Linkedin ha sviluppato una piattaforma di annunci profonda e potente perché le possibilità di profilazione degli utenti sono molteplici. Si può scegliere in anticipo e con piccoli margini di errore da quale azienda desideriamo essere visti, di quali dimensioni, qual è la categoria professionale che ci interessa, il livello di anzianità e i gruppi specifici a cui aderiscono i nostri potenziali acquirenti.

Affinché tutte queste strategie di web marketing abbiano successo, tuttavia, è indispensabile prima imparare come usare linkedin in maniera corretta. Attivare le Ads ma con un profilo aziendale o personale errato avrà solo effetti negativi. E’ utile ad esempio mostrare il logo aziendale ed avere uno stile più istituzionale. Il primo consiglio quindi è prestare massima attenzione alle immagini inserite, agli aggiornamenti di stato e alla compilazione completa del profilo nei minimi dettagli, evitando foto, stati personali o citazioni inappropriate.

1. Perché fare pubblicità su Linkedin?

Oggi Linkedin è la più grande rete professionale online. E’ attivo da 15 anni e conta oltre 562 milioni di utenti a livello globale, di cui 11 milioni solo in Italia. Linkedin è nato con lo scopo di intensificare e ampliare le conoscenze e i contatti lavorativi.

È fondamentale per accrescere i contatti della propria azienda. Oppure per promuovere le proprie professionalità verso aziende che, altrimenti, non ci scoprirebbero mai. Questo social, comunque, è rivolto ad un pubblico di professionisti qualificati, per cui per fare business è fondamentale utilizzare i Linkedin Ads, il modo migliore per aumentare la propria visibilità e generare una lista di possibili clienti e professionisti effettivamente interessati ai prodotti o servizi offerti da una determinata azienda.

Nessuno strumento come Linkedin può permettere infatti una definizione dei destinatari così rigorosamente precisa basandosi sulle caratteristiche demografico professionali.

2. Quali opzioni sono a disposizione?

Le tipologie di campagna a disposizione sono 3:

  • contenuti sponsorizzati
  • annunci di testo
  • messaggi InMail sponsorizzati

La differenza tra i primi due è in gran parte visiva perché il primo ha le somiglianze di un post con immagine (1200x627px), testo e link mentre l’annuncio di testo, come intuibile, è prettamente testuale e ha una piccola immagine c.a 150px ad accompagnarlo.

Gli annunci sponsorizzati sono d’impatto poiché vengono mostrati all’interno della newsfeed (homepage) degli utenti, mentre quelli testuali sono posizionati ai lati della newsfeed o all’interno delle pagine di profilo dell’utente. Tuttavia, ciò non significa necessariamente che gli annunci di testo sono meno efficaci di quelli sponsorizzati perché hanno comunque molte più probabilità di visualizzazione essendo presenti su più pagine. Per entrambi il costo minimo è di 1,5/2€ circa a click.

La terza opzione riguarda l’invio di Messaggi Inmail Sponsorizzati: è sicuramente una modalità preferibile per le aziende che hanno a disposizione un budget più elevato. A differenza dei primi due, per evitare spam, Linkedin ha deciso di inserire questo servizio imponendo un pagamento a invio e non a CPC o CPM. Questo strumento, che solitamente un costo di circa 0,5 € per invio, è ad oggi molto efficace poiché, forse complice l’ancora scarso utilizzo, ha tassi di apertura e di click molto alti.

3. Come impostare i parametri base dell’annuncio

Dopo aver selezionato il tipo di campagna, ti verrà chiesto di rispondere ad alcune domande di base, come la lingua in cui desideri che il tuo annuncio venga visualizzato ed il nome della campagna. È sempre preferibile personalizzare il nome inserendo qualche dettaglio come ad esempio il target per renderla più riconoscibile.

4. Come costruire l’annuncio sponsorizzato

Dopo aver inserito tutte le informazioni di configurazione della campagna, è necessario creare tutte le parti che andranno a comporre il tuo annuncio. Ti servirà il link della landing page associata alla tua campagna (fondamentale un buon tracking) così da individuare quante visite riesci a generare. Poi dovrai passare alla parte creativa con la creazione del titolo e del corpo dell’annuncio. Nell’immagine associata o all’interno del testo, è utile inserire anche una CTA per aumentare i clic.

5. Come indirizzare l’annuncio alle persone giuste

Stabilire il target è la parte più stimolante. Bisogna calibrare perfettamente tutti i parametri presenti per creare un annuncio super targetizzato mirato ad aumentare il ROI. Per cui è necessario definire:

Località: potrai selezionare tutta l’Italia, delle regioni o delle città specifiche.
Azienda: puoi decidere di mostrare l’annuncio a tutti i dipendenti di quella determinata azienda.
Settore: parametro particolarmente utile per chi lavora su determinati settori.
Dimensioni dell’azienda: si può definire la grandezza dell’azienda; questo parametro è utile se si hanno dei requisiti di fatturato da rispettare.
Funzione lavorativa: sezione fondamentale se lavori su tutta Italia ma solo con determinate figure.

6. Scegli la modalità di pagamento del tuo annuncio

Dopo aver selezionato il targeting, non resta che definire il metodo di pagamento del tuo annuncio che può essere CPC (pay per click) o CMP (Costo per mille visualizzazioni). Per gli annunci mirati alla conversione spesso il metodo maggiormente preferibile è il CPC. Altrimenti per fare una sponsorizzazione mirata ad aumentare la brand awareness si può considerare la modalità di pagamento per CPM.

7. Come analizzare i risultati della campagna

Dopo aver lanciato la campagna bisogna infine monitorare i risultati. Inserendo un tracking per le conversioni Linkedin sarà possibile rilevare tutti i contatti/acquisti generati. Nella sezione dedicata all’analisi potrai controllare le azioni sociali alla tua pagina e al tuo annuncio, il numero di conversioni, il CTR, il costo per conversione, il numero di click ottenuti, il CPC medio e la spesa totale dell’account. il ritorno di una campagna LinkedIn è generalmente tra i più convenienti del panorama social., soprattutto se create correttamente in base all’audience presente e alle opzioni di targetizzazione.

Lascia una risposta

blank